Evoluzione interiore

Se nel leggere questa frase ne siete stati incuriositi significa che dentro di voi è sorta una domanda del tipo: “Che cosa significa evoluzione dell’uomo?”
Forse vi siete accorti, se siete dei ricercatori, che esistono diverse teorie scientifiche, religiose o filosofiche al riguardo che potremmo raggruppare sotto il termine di dottrine, derivante dal latino e dal greco come dotto = Istruito, cioè che abbiamo appreso e considerato giusto perché non abbiamo avuto la possibilità concreta di verificarlo personalmente. Possiamo così renderci conto che non sappiamo così tanto sull’origine dell’uomo e sulla sua evoluzione fisica e mentale. Diversamente se prendiamo l’umanità storica, cioè l’umanità degli ultimi dieci o quindicimila anni, possiamo trovare tracce inconfutabili di un tipo di uomo superiore, la cui presenza è stata dimostrata da diverse testimonianze, come alcuni monumenti e opere dell’antichità, che noi oggi saremmo incapaci di ricreare.
Se ne può dedurre che l’uomo, come noi lo conosciamo, non è un essere compiuto. L’uomo già prima di nascere, all’interno del ventre materno, incomincia a sviluppare meravigliose e straordinarie trasformazioni che ripercorrono le tappe fondamentali dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta. Al momento della nascita inizia il percorso dell’avventura umana, suddiviso in tappe ben precise. Da zero a quattro anni, mentre si completa la dimensione genetica, il bambino inizia ad orientarsi nello spazio, ma è dai quattro ai sette anni che questa dimensione spaziale viene approfondita attraverso il movimento all’interno di essa. Dai sette ai dieci anni avviene lo sviluppo muscolare, che attraverso le varie forme di lotta lo fa sentire un grande guerriero. Tra i dieci e i quattordici anni avviene il cambio ormonale: scaturisce l’energia sessuale, che si manifesta nelle dinamiche di attrazione e repulsione, le quali proiettano il ragazzo nella dimensione eroica, dove compaiono le prime azioni di potere. Dai quattordici ai ventuno anni la scoperta del corpo e delle sue funzioni di riproduzione viene approfondita trasformando il ragazzo in uomo adulto, ma è solo dopo i ventotto anni che la situazione cambia
completamente. A questo punto il processo sembra arrestarsi, la natura e la vita organica, che hanno condotto lo sviluppo dell’uomo fino a quel momento, cessa e lascia che egli continui a svilupparsi con i suoi propri sforzi e di sua propria iniziativa, oppure che viva e muoia così come è nato, o che degeneri e perda la sua capacità di sviluppo. Se non accade qualche cosa di più, se non produce una novità all’interno di se stesso che agisca come un forte impulso, è probabile che lo sviluppo si fermi a ciò che ha raggiunto.
Per evolvere l’uomo ha bisogno di sviluppare certe sue qualità interiori che di solito si fermano allo stato embrionale e che non possono svilupparsi da sole. Tale sviluppo è possibile soltanto in condizioni ben definite, richiedendo sforzi particolari da parte dell’uomo stesso, e di un aiuto sufficiente da parte di coloro che, prima di lui, abbiano intrapreso un lavoro dello stesso ordine, avendo così raggiunto un grado di sviluppo e una certa conoscenza dei metodi da utilizzare. Si può quindi affermare che senza sforzi l’evoluzione non è possibile e senza un aiuto essa è altrettanto impossibile. Detto questo si può dedurre che non tutti gli uomini si potranno sviluppare ed evolvere, per un motivo molto semplice, ma fondamentale: perché non lo desiderano. Perché non sanno nulla e,anche a parlargliene, non capirebbero che cosa significhi, se non sono stati educati e lungamente preparati prima. A che cosa ? A conoscere se stessi. Infatti l’uomo non si conosce, egli non conosce le sue possibilità, ne i suoi limiti. L’uomo però non se ne rende conto e si attribuisce la capacità di fare, ma tutto ciò che crede di fare In realtà succede.
Accade esattamente come quando “piove “ o “tira il vento”. Meglio è trascorre una meravigliosa giornata di primavera con un sole che riscalda il vostro cuore, illumina la vostra mente e vivifica il vostro corpo.
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